Stupendo "balcone" naturale
dal quale lo sguardo abbraccia un panorama ricco di storia
patria: dal Piave, al Montello, al Grappa.
Centro un tempo
eminentemente agricolo, il paese si č nel periodo recente
dotato di una zona artigianale e piccolo-industriale in località
Casale e Crevada.
La produzione vinicola costituisce per
gli agricoltori l'attività principale.
Ogni anno ad aprile viene inaugurata la
mostra del Prosecco e del Marzemino e la rassegna di vini passiti locali.
Oltre al tradizionale vino bianco, infatti, si registra
una consistente produzione di quell'ormai raro vino rosso che
ha dato al paese la denominazione di "Isola del Marzemino",
vino eccellente le cui prime notizie risalgono al secolo XVI, al
quale la collettività locale ha inaugurato perfino un monumento
nella piazza centrale.
Il Marzemino di Refrontolo è un vino da Dessert, da uve
parzialmente appassite sui graticci, di un bel colore rosso rubino
carico, con un caratteristico e marcato profumo di more di
rovo. Si presenta amabile e moderatamente dolce, ricco di profumi
e di sapori, equilibratamente frizzante, con una alcoolicità
ben centrata ed una acidità a livello molto gradevole.
Si può
considerare maturo nei 10-12 mesi di vita e va accompagnato
con dolci a contenuto zuccherino non molto elevato e servito
ad una temperatura di 14-15 gradi.
A Refrontolo, tra la vegetazione boschiva di piante a foglie
caduche tipica del luogo, spiccano diverse ville fra cui la settecentesca
villa Spada, la cinquecentesca villa Capretta poi Uberti,
la Corradini, e la settecentesca villa Picozzi-Aliprandi-Meneghetti,
un tempo proprietà dei pittori Guglielmo ed Emma
Ciardi ed ora proprietà Maccari.
Al centro del paese spicca la chiesa, massiccia e robusta
con a lato il campanile eretto verso il 1613 a torre quadrata che
si eleva, oltre il reparto delle campane, in due snelli padiglioni
concentrici di buona fattura architettonica.
Nella vicina valle del Lierza, il torrente incontra la ruota a
pale di un antico mulino in un luogo tra i pių incantevoli della
Marca. La costruzione, un rustico castellano quasi incastonato
nella piega della roccia, è nota con il nome di Molinetto della
Croda: è in stile composito veneto in pietra locale e mattoni,
una solitaria casa della Cascata, datata 1541.